martedì 11 dicembre 2007

gli esami non finiscono mai

E un bel giorno Alan (alla napoletana) si ritrovò davanti a san Pietro, per l’inevitabile esame finale.
-“Bacco?” – domandò il santo.
-“Scertamonte – rispose candido Alan – un buon Pommerol o un Chianti e, per finire un malto ben torbato”.
-“Tabacco?” “Rothmans blu, una stecca.”
-“Alla settimana?”
-“Al giorno!”
San Pietro sempre più perplesso sparò l’ultima domanda, la più importante.
-“E Venere?”
In quel momento si trovò a passare san Gennaro, e Alan:
-“Bonjour”
-“Ci conosciamo?”
-“Forse a Napoli – rispose il nostro accorgendosi dell’accento – ci ho lavorato, ma che avete?”
In effetti il patrono di Napoli aveva uno strano modo di girare la testa.
-“ ‘O vedite comme stongo, che dolore, sono quindici giorni che non mi posso muovere, sarrà freddezza ?”
-“Excusez moi” e delicatamente gli prese la testa fra le mani e…CRAC!
-“MADONNA D’O’ CARMINE – urlò il santo e poi, muovendo la testa cautamente – non tengo più dolore, che è succies’? Ma vuie site nù santo! Dovete venire con me, c’è la Madonna che sono tre mesi che ha una sciatica che manco Nostro Signore…”
E sottobraccio entrarono il grande portone, lasciando attonito san Pietro.
-“Nè Pietro, l’esame ci ‘o fernisce n’ata vota. Venite messiè, vi faccio conoscere a Totò…”

(Anonimo napoletano)

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